OrMe

Ai perseguitati antifascisti

OrMe a cielo aperto, la storia del Novecento scritta sui muri

“Può anche bastare, sapete, che con calma cominciamo a guardare in noi e ad esprimere desideri. Come vorremmo vivere, domani? No, non dite di essere scoraggiati, di non volerne più sapere. Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere!”

Giacomo Ulivi, Lettera agli amici

Il prete e la suora, il comunista e il socialista, il cattolico e l’ebreo, dieci volti di personaggi che rappresentano la partecipazione di uomini e donne comuni all’antifascismo militante. Una vivida e colorata testimonianza di come tante piccole fiammelle di pensiero libero possano tenere accesa la speranza in un mondo migliore. L’opera è dedicata a coloro che in forme diverse sono stati perseguitati dal regime fascista.

DOVE

Via Tucidide

DATA

2020

TEMA

Resistenza

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Elena Rasera (1903-2019), a 21 anni entra nella Olap, un’industria del gruppo Siemens. Nel 1943, si occupa dei Gruppi di Difesa della Donna. Con il nome di battaglia di Olga, ha l’incarico di collegamento e diffusione della stampa clandestina.

Carlo Venegoni (1902-1983), politico e sindacalista, partecipa alla resistenza nell’Alto Legnanese. Nel 1927, è arrestato e condannato a 10 anni. Nel 1944 è arrestato di nuovo e consegnato alla Gestapo. Deportato nel lager di Bolzano, riesce a evadere un mese dopo. Nel 1945, partecipa all’insurrezione a Genova.

Nedo Fiano (1925-2020), a 13 anni abbandona la scuola a causa delle leggi razziali perché di religione ebraica. Nel 1944, la sua famiglia è arrestata dalla polizia fascista e deportata ad Auschwitz. Nel 1945, è liberato dalle forze alleate nel campo di Buchenwald.

Luigi Pestalozza (1928-2017), politico e storico musicale, a 16 anni entra nella Brigata Rosselli di Giustizia e Libertà con il nome di battaglia Lupi. Strenuo difensore della Carta Costituzionale, si è sempre adoperato per la sua attuazione, la sua conoscenza e la sua diffusione, soprattutto tra i giovani.

Suor Enrichetta Alfieri (1891-1951), staffetta partigiana, presta servizio al carcere di San Vittore dove aiuta i prigionieri consegnando clandestinamente la corrispondenza. Nel 1944 è arrestata con soggiorno obbligato presso le Suore di Grumello del Monte. Nel 1945, torna a San Vittore dove riprende la sua opera di carità.

Claudia Ruggerini (1922-2016), una delle pioniere della neuropsichiatria infantile, entra nella 107a Brigata Garibaldi come staffetta della Resistenza, con il compito di diffondere la stampa clandestina. Nel 1945, partecipa al blitz che porta alla liberazione del Corriere della Sera.

Monsignor Giovanni Barbareschi (1922-2018), personaggio di spicco della Resistenza italiana, è arrestato dalle SS e deportato nel campo di prigionia di Bolzano da cui riesce a fuggire. Diventa staffetta tra gli Alleati e i Tedeschi, allo scopo di evitare rappresaglie. È tra i protagonisti del giornale clandestino cattolico Il Ribelle.

Thelma Hauss (1897-1998), statunitense, entra nel Corpo volontari della Libertà delle Brigate Fiamme Verdi. Tra il 1940 e il 1945 tiene un diario di guerra, War years, 1940-1945, che riporta le vicende del salvataggio e della protezione clandestina di diversi esponenti della Resistenza.

Carlo Bianchi (1912-1944), nel 1943 entra nell’Oscar (Organizzazione scout collocamento assistenza ricercati) e fonda il centro di assistenza gratuita medicolegale Carità dell’Arcivescovo, attivo ancora oggi. Nel 1944 è arrestato e deportato nel campo di concentramento di Fossoli. Muore a Cibeno fucilato con altri detenuti politici.

Mino Steiner (1909-1945), lavora con i servizi segreti angloamericani nella Missione Law. Arrestato a Milano nel 1944, è destinato al campo di concentramento di Fossoli e poi al lager di Mauthausen. Muore nel 1945, nel campo di sterminio di Mauthausen.

I personaggi rappresentati sono stati scelti in collaborazione con Anpi (Associazione nazionale partigiani italiani), Aned (Associazione nazionale ex deportati), Anppia (Associazione nazionale perseguitati politici italiani antifascisti), Anpc (Associazione nazionale partigiani cristiani) e Bella ciao Milano.

Il prete e la suora, il comunista e il socialista, il cattolico e l’ebreo, dieci volti di personaggi che rappresentano la partecipazione di uomini e donne comuni all’antifascismo militante. Una vivida e colorata testimonianza di come tante piccole fiammelle di pensiero libero possano tenere accesa la speranza in un mondo migliore. Gli antifascisti rappresentati sono stati scelti in collaborazione con Anpi (Associazione nazionale partigiani italiani), Aned (Associazione nazionale ex deportati), Anppia (Associazione nazionale perseguitati politici italiani antifascisti), Anpc (Associazione nazionale partigiani cristiani), Bella ciao Milano.