Il murale è lungo 30 metri ed è realizzato come uno strip. La narrazione per immagini a strisce, tipica del fumetto, è stata scelta perché è un linguaggio popolare e inclusivo. Il murale è concepito in tre blocchi, temporali e di senso:
- a sinistra, scene in bianco e nero raccontano l'inverno dei partigiani in montagna e una Milano sotto la neve, evocando il doppio fronte della resistenza: quello dei combattenti delle valli, degli altopiani e delle Alpi, dove nacquero le repubbliche partigiane, e quello della resistenza in città dove agiva il Fronte della Gioventù, la più estesa organizzazione di giovani impegnati nella lotta di liberazione, a cui appartenevano anche Tullio Di Parti, Giancarlo Tonissi, Orazio Maron e Giuseppe Bodra
- al centro, appaiono in grande formato i volti dei quattro martiri, testimoni silenziosi di una storia che va ricordata e onorata
- a destra, finalmente è primavera, è il momento della Liberazione, testimoniata dal verde degli alberi e dal rosso dei garofani. Qui appare la silhouette della partigiana Gianna Morelli Vallini, che cammina per mano con il figlio per andare a commemorare, nella Giornata internazionale della donna, i giovanissimi caduti. Gianna è simbolo di continuità e memoria tra le generazioni, ma anche di resistenza e speranza. In questo blocco pieno di colore, le ultime tre vignette sussumono i colori della bandiera della Repubblica Italiana e suggellano il legame tra memoria, sacrificio e libertà.
Il murale è stato inaugurato il 25 aprile, in occasione dell’80esimo anniversario della Liberazione, ed è stato realizzato dall’associazione OrMe - Ortica Memoria e dal collettivo artistico Orticanoodles in collaborazione con Comune di Milano - Milano è Memoria, Università degli Studi di Milano, MM e Anpi. La realizzazione è avvenuta in modalità partecipata, uno dei principi fondanti della nostra associazione, e ha coinvolto cittadine e cittadini del quartiere e studentesse e studenti dell'Università Statale di Milano.