L’Ortica nasce come borgo contadino nel 1100 circa, intorno alla chiesetta dei santi Faustino e Giovita, ora Santuario della Madonna delle Grazie. Il nome non deriva dalla pungente pianta con cui si prepara il delizioso risotto, ma dal latino tardo horticula, che significa prodotti dell’orto, ortaglie. A questo è dedicato il murale, un’esplosione di colori che lascia senza fiato e che è diventata negli anni il simbolo del quartiere. A un glorioso passato, antecedente all’arrivo della ferrovia e delle fabbriche, in cui la coltivazione della terra era affidata a mezzadri e fittavoli, e a un territorio il cui terreno era fertile e si poteva pescare nel Lambro.
Ma i fiori del murale non sono solo i fiori che spuntavano lungo le sponde e i canali irrigui. Sono anche metafora di una storia, anzi della Storia. Sono i giovani caduti in battaglia durante la Prima guerra mondiale; sono i papaveri che, finito il conflitto, ricamavano i bordi delle trincee. Sterminati campi di papaveri, il cui colore vermiglio ricorda il sangue innocente versato.